Detrazione porte blindate 2019: incentivi fiscali
L’acquisto di una nuova porta blindata è una spesa importante, in particolare se si scelgono infissi di qualità e con caratteristiche di sicurezza elevate. per questo vengono però in aiuto gli incentivi fiscali, offerti in forma di detrazioni sulla dichiarazione dei redditi.
Gli incentivi fiscali a disposizione del cittadino sono le seguenti:
- Bonus Ristrutturazione
- Ecobonus
- Bonus Sicurezza
Tutte e tre le soluzioni possono essere utilizzate come incentivo fiscale nel caso delle porte blindate. Le differenze sostanziali sono gli obiettivi di tali disposizioni. La sostituzione delle porte blindate rientra nelle opere detraibili del Bonus Ristrutturazione, che prevede una detrazione fiscale del 50% fino ad un massimo di 96.000 €.
Tale intervento rientra anche nell’Ecobonus, previsto per i lavori di efficientamento energetico. Anche qui, aliquota al 50% (nel caso specifico) ma importo massimo di 60.000 €. Necessaria la comunicazione degli interventi all’Enea.
Infine, rientra nel Bonus Sicurezza, specifico proprio per questo tipo di interventi.
Ecobonus e bonus sicurezza 2019
Gli incentivi che possiamo utilizzare per le porte blindate sono principalmente l’Ecobonus ed il bonus Sicurezza. Per i nostri clienti la scelta ricade in genere per l’Ecobonus, per via delle caratteristiche di efficientamento energetico legate alla sostituzione delle porte stesse.
Ecobonus 2019
Quali documenti servono?
A differenza del Bonus Sicurezza che vedremo a breve, nel caso si acceda all’Ecobonus 2019, è d’obbligo presentare i seguenti documenti all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori.
La documentazione Ecobonus prevede:
- Certificazione energetica dell’edificio (se e solo se l’infisso o gli infissi siano stati installati in ambito condominiale)
- Scheda dettagliata relativa agli interventi realizzati
- Certificazione attestante la corrispondenza dell’intervento ai requisiti di legge
Come inviare la documentazione?
Se siete clienti di Ambienti&Serramenti sbrigheremo noi le pratiche per voi, senza alcun costo aggiuntivo.
In caso contrario, è possibile accedere al portale messo a disposizione dall’Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie e lo Sviluppo Economico Sostenibile, registrarsi ed inviare telematicamente la richiesta della detrazione.
Il procedimento è il seguente:
- Registrazione
- Inserimento i dati anagrafici del beneficiario
- Inserimento immobile oggetto dell’intervento
- Scelta del comma da applicare
- Compilazione degli allegati
- Verifica dei dati
- Invio della dichiarazione e stampa
Bonus Sicurezza 2019
Le spese sostenibili sono per l’installazione o la sostituzione di:
- Grate
- Porte di sicurezza
- Sistemi di rilevazione aperture porte e serramenti
- Antifurto
- Vetri antisfondamento
- Tapparelle metalliche antieffrazione
- Telecamere a circuito chiuso collegate con centri di vigilanza privata
- Sostituzione o installazione di cancellate e recinzioni
Attenzione:
Nel caso gli interventi comportino un efficientamento energetico e di conseguenza un risparmio energetico, è d’obbligo la comunicazione all’Enea. Una porta blindata, rispetto ad una porta classica, “riduce la trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno”. Ne consegue che tale intervento necessita della comunicazione all’Enea, da fare entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Come funziona la detrazione fiscale
L’importo deve essere dichiarato nel modulo 730 successivo al pagamento della fattura relativa all’acquisto, installazione o sostituzione della porta blindata. Viene messo in detrazione il 50%, che verrà restituito in 10 ratei uguali a partire dall’anno successivo.
Esempio:
Richiedo un’intervento di miglioramento della sicurezza domestica, ovvero l’acquisto e l’installazione di una nuova porta blindata di categoria 4.
Pago la fattura di 6.000 € al fornitore nel 2019.
Lo stato mi restituisce 300 € all’anno dal 2020 al 2030, per un totale di 3.000 €.
Requisiti Bonus Sicurezza ed Ecobonus 2019
Possono accedere al Bonus Sicurezza tutti i privati cittadini assoggettati al regime Irpef, che, a partire dal 2018 hanno effettuato o effettueranno lavori di installazione di porte blindate e/o altri lavori ammissibili, siano essi residenti nel territorio dello Stato o meno.
In particolare possono accedervi:
- proprietari o nudi proprietari
- titolari di diritto reale di godimento, quale l’uso, l’usufrutto, abitazione o superficie
- locatari o comodatari
- soci di cooperative divise e indivise
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, imprese familiari)
- istituti autonomi per le case popolari
Hanno inoltre diritto ad accedervi, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
- il componente dell’unione civile
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016
Come accedere all’incentivo fiscale
Per accedere al Bonus Sicurezza (o anche al Bonus Ristrutturazione o all’Ecobonus), la spesa sostenuta va effettuata mediante bonifico parlante, effettuabile sia in banca che presso Poste Italiane.
È un tipo particolare di pagamento che permette di tracciare sia i dati del destinatario che i dati del contribuente che ha sostenuto le spese.
È importante che non si facciano errori nella compilazione del modulo, inserendo i seguenti dati:
- causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- codice fiscale o numero di partita Iva del titolare dell’azienda che effettua il lavoro e che è beneficiario del pagamento
Ovvero:
“Bonifico relativo a lavori di sostituzione porta blindata che da diritto alla detrazione prevista dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986.
Pagamento fattura n.XX del giorno/mese/anno a favore di Azienda S.r.l. partita IVA 1234567890
Beneficiario della detrazione Sig. Paolo Rossi, codice fiscale: ABCDEF12G34H567″
È importante sapere che al momento del pagamento con bonifico parlante viene applicata una ritenuta dell’8% (era al 10% nel 2010, poi 4% fino alla legge di stabilità 2015), a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori. Tale ritenuta viene calcolata sull’importo, al netto dell’IVA, all’aliquota più alta, ovvero al 22%.
Porte blindate detraibili
Ora che abbiamo chiarito come poter accedere alle agevolazioni fiscali parliamo di porte. Quali porte blindate sono detraibili?
La risposta è semplice: tutte le porte blindate nel nostro catalogo sono detraibili, sia con il Bonus Sicurezza che con l’Ecobonus 2019. In particolare offriamo una gamma di prodotti di qualità di una delle aziende di maggior rilievo nel campo delle porte blindate, la veneta Oikos.
L’azienda produce anche particolari tipologie di porte blindate, in Gres e in Vetro. Tra queste ultime vi è Nova, la nuova porta blindata di Oikos realizzata completamente in vetro, acciaio e alluminio antiproiettile e antisfondamento.
Una novità assoluta, un prospettiva rivoluzionaria che apre visivamente lo spazio al mondo esterno. Nova propone materiali, 12 colori e finiture da scegliere per garantire la totale integrazione del contesto abitativo con il paesaggio circostante.
Offriamo ai nostri clienti la consulenza in materia di accesso alle detrazioni fiscali, oltre che la progettazione e la posa in opera.
Vieni a visitarci nello showroom in Via Valdinievole, 113 a Roma. Oppure..