In fase di ristrutturazione, sia che si tratti di casa, di ufficio o negozio, l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale per godere appieno delle potenzialità di uno stabile.
Un espediente sempre più utilizzato dagli architetti è l’installazione di pareti divisorie in vetro. Questa soluzione è estremamente valida tanto dal punto di vista estetico quanto dal punto di vista pratico.
Eleganti e non invasive, le pareti trasparenti trasmettono un senso di leggerezza e, pur ponendo dei confini, non compromettono la fondamentale unitarietà dell’ambiente architettonico.
Perché scegliere le pareti divisorie in vetro?
Le pareti divisorie in vetro sono particolarmente richieste per diversi motivi:
- Estetica; i divisori di vetro conferiscono all’ambiente un aspetto elegante ma informale, adattandosi a contesti sia moderni che tradizionali
- Flessibilità; al contrario dei muri fatti di materiali tradizionali, le pareti divisorie di vetro possono essere smontate con relativa facilità. Smantellare una parete di vetro non soltanto è semplice, ma anche economico
- Facile manutenzione; per pulire i pannelli è sufficiente utilizzare dei normali prodotti per detergere il vetro (per il vetro trattato è consigliabile un panno in microfibra)
- Illuminazione naturale; il vetro consente l’ingresso della luce solare in tutti gli ambienti, migliorandone la visibilità e diminuendo l’utilizzo di illuminazione artificiale
- Durevolezza; le pareti in vetro sono resistenti all’usura e riescono a durare a lungo, purché manutenute adeguatamente
Viste le loro caratteristiche, non stupisce che questo tipo di parete sia molto diffusa nelle abitazioni private come nei luoghi di lavoro.
Come scegliere la parete divisoria in vetro?
La scelta di una parete divisoria in vetro non è solo una questione estetica. È importante scegliere tra i vari modelli disponibili sul mercato in base alle tipologie ed alla destinazione d’uso.
Ecco quali sono le principali tipologie di vetro in relazione ai diversi ambienti.
Tipologie
Sul mercato esistono diverse tipologie di parete divisoria, da scegliere opportunamente in base alle esigenze architettoniche:
Autoportanti
Principalmente usate negli uffici e nei negozi, le cosiddette pareti autoportanti sono molto utili perchè:
- modulari (in genere si compongono di pannelli lineari, angolari e curve)
- prevedono l’alloggiamento di porte e finestre tramite telai
- non necessitano di ancoraggio a soffitto.
Con telaio a muro
Ottima per dividere due ambienti che offrono un ancoraggio fisso, sia a parete che a soffitto. È la soluzione classica, tipicamente usata a livello domestico fra la zona living e la sala da pranzo. Oppure in ufficio per isolare architettonicamente ed acusticamente la sala riunioni.
Scorrevoli
Le pareti divisorie a vetro possono avere porte scorrevoli o a battente, siano esse autoportanti o con telaio a muro. Le porte scorrevoli sono in genere le preferite, perchè si coniugano facilmente con l’esigenza architettonica di lasciar passare la luce fra gli ambienti.
Destinazione d’uso
Casa e appartamento
Le soluzioni divisorie in vetro sono molto richieste nelle abitazioni private per la loro eleganza e per la luminosità che conferiscono all’ambiente in cui si trovano, ma anche perché rappresentano una soluzione pratica per molti problemi.
Quando ci si trova a rimodernare una casa, spesso la disposizione delle stanze viene stravolta: muri abbattuti, finestre aperte o murate, pavimenti da rifare.
C’è chi vuole separare due ambienti con funzioni distinte ma senza perdere il contatto visivo, come può accadere nel caso di una cucina e di una sala da pranzo; altri hanno bisogno di illuminare locali di servizio bui come una lavanderia. Una parete in vetro risolve con facilità questi problemi.
In genere si usano pannelli in vetro temperato con una scala di traslucidità che spazia dal trasparente (come nell’esempio in foto) al satinato (opaco).
Ufficio e negozio
Le pareti trasparenti per ufficio e negozio si sono diffuse nei luoghi di lavoro ben prima rispetto alle case, probabilmente per via dell’esigenza di trasmettere trasparenza e professionalità, ma ancor più perché sono il giusto mezzo fra l’isolare completamente gli ambienti e le soluzioni “open space”, molto di tendenza negli ultimi anni.
Questa soluzione presenta tre vantaggi fondamentali per le aziende:
Produttività
Le pareti divisorie in vetro per ufficio sono utili al miglioramento della produttività rispetto alle tradizionali file di cubicoli identici fra loro.
Un “open space” rimuove le barriere visive pur lasciando inalterate quelle fisiche: questo crea un ambiente di lavoro più rilassante e spinge i dipendenti a cooperare fra di loro, anziché sentirsi isolati come accadeva negli uffici vecchio stile.
Inoltre, la trasparenza degli ambienti spinge i clienti a fidarsi dell’azienda e i lavoratori a dare sempre il meglio di sé. Altrettanto utile risulta l’insonorizzazione, grazie alla quale i dipendenti possono svolgere le proprie mansioni senza troppi interferenze fra gli ambienti.
Efficienza energetica
Le utenze sono fra le voci di spesa più gravose per le aziende. Grazie alle partizioni in vetro, l’ottimizzazione della luce naturale consente di ridurre quella artificiale, con conseguente risparmio sulla bolletta.
I lavoratori avranno meno mal di testa (spesso causati anche dalla luce blu dei LED), i manager sorrideranno per i soldi guadagnati e gli ambientalisti saranno soddisfatti per il minor impatto ambientale.
Privacy
Al contrario di quanto si potrebbe inizialmente pensare, l’installazione di una parete di vetro in un ufficio non compromette necessariamente la privacy dei dipendenti.
Il vetro satinato, infatti, offre tutti i vantaggi relativi all’illuminazione naturale senza privare i dipendenti della riservatezza.
L’offerta dei modelli: dal vetro al plexiglas
Ideali per riempire di luce ambienti e locali d’ufficio, le pareti divisorie tradizionali sono costituite da pannelli di vetro temperato e stratificato di alta qualità.
Negli ultimi tempi si sono diffusi anche materiali alternativi, primo fra tutti il plexiglas, una materia plastica ricavata dai polimeri del metacrilato di metile commercializzata con numerosi nomi.
Trasparente ed infrangibile, questo materiale viene anche usato nella produzione di laser-disc, vasche da bagno, acquari e recinzioni degli stadi.
La scelta del telaio
Alcuni sistemi di pareti divisorie sono completamente in vetro, dal soffitto alla parete. In altri casi, i pannelli sono sostenuti da un telaio o da altri elementi di fissaggio, soprattutto in alluminio, legno e ferro.
La scelta del telaio è importante tanto quanto quella del vetro da usare per la parete, quindi sarà opportuno scegliere dei modelli di qualità.
Si deve ricordare che per l’installazione di pannelli di vetro o di plexiglas è altamente sconsigliato il “fai da te” se non si conosce approfonditamente la materia. Pertanto è preferibile affidarsi a dei professionisti del settore.
Telaio in alluminio e vetro
La scelta di cornici in alluminio è comune soprattutto negli uffici e negli spazi commerciali. Leggero, rigido e non incline alla corrosione, questo materiale resistente alle intemperie viene rifinito con anodizzazzione o verniciatura a polvere.
Solitamente, le lastre di vetro vengono fissate nel modulo della cornice attraverso uno speciale silicone sigillante trasparente che rende invisibile il confine fra vetro e alluminio.
Legno e vetro
Le pareti divisorie in legno e vetro sono più comuni nelle case e nei ristoranti perché comunicano una sensazione di intimità e linearità che poco si addice a uffici e aziende. Il telaio in questo caso viene lavorato in falegnameria e trattato (nei materiali di qualità più alta) con oli naturali.
Ferro e vetro
Le pareti in ferro e vetro sono tipiche di abitazioni e studi di carattere prevalentemente moderno, soprattutto loft ricavati da capannoni industriali. Ideale per chi desidera uno stile minimal ma non troppo asettico, questa soluzione è molto popolare fra designer, architetti e giovani professionisti.
Nostri fornitori ufficiali: Foa S.r.l. – Henry Glass S.r.l.