Non è un’operazione facile, richiede molta professionalità ed esperienza.
Il parquet è una elegante opzione per la tua casa e bisogna tenere in considerazione tutti i diversi elementi che entrano in gioco nella posa in opera. Innanzitutto bisogna valutare il tipo di parquet con cui lavorare: tradizionale o prefinito.
Il parquet tradizionale è in legno massiccio di un’unica essenza legnosa, mentre quello prefinito è costituito da due diversi strati.
I due strati del parquet prefinito differiscono per essenza, quella più superficiale è un’essenza pregiata ed ha spessore di 2 mm, mentre quella inferiore è costituita da un legno più povero.
La scelta tra le tipologie di parquet si fa in base alle singole esigenze senza dimenticare di tener conto delle tempistiche, che sono molto più lunghe per il parquet tradizionale per il qaule è necessario rimuovere il pavimento preesistente, mentre quello prefinito può essere applicato anche su quello esistente.
Preparazione del sottofondo
Il sottofondo può essere in cemento, in legno già esistente o altra base di supporto. Deve essere assolutamente diritto e livellato, nonché sufficientemente asciutto e protetto dall’umidità sopratutto se il parquet è da installare su un nuovo sottofondo di calcestruzzo.
Fase 1
Pulire attentamente, rimuovere qualsiasi sigillante, vernice, adesivo, polvere e altri detriti. Carteggiare con cura aree o giunture alte assicurandosi che il sottofondo sia completamente asciutto prima di iniziare l’installazione del parquet.
Fase 2
Per il livello del sottofondo è opportuno utilizzare una levigatrice a nastro e per eventuali aree irregolari o squilibri e, ove necessario, ricorrere a un composto livellante cementizio. Sostituire le aree danneggiate, gonfiate o delaminate nel sottofondo per garantire che il parquet sovrapposto sia compatto.
Per una posa perfetta
Prima di procedere con la posa del parquet è necessario vagliare alcuni elementi di fondamentale importanza. Primo tra tutti è l’umidità.
Essendo il legno un materiale che subisce molto l’azione dell’acqua se l’umidità è eccessiva c’è il rischio che si gonfi e causi distaccamenti, mentre se è troppo poca che si restringa e si creino delle fessure o crepe. Controllare quindi il contenuto di umidità del sottofondo con un misuratore di umidità affidabile.
Affinché la posa in opera sia perfetta bisogna fare molta attenzione al massetto (il più diffuso è quello in cemento).
Il massetto ha uno spessore di 5 cm e ha bisogno di tempi di indurimento e stagionatura, deve garantire una buona resistenza per sopportare i carichi statici e dinamici a cui verrà sottoposto. Il massetto sul quale si posa il parquet deve pertanto essere, compatto, asciutto, planare, liscio e pulito.
Più il massetto rispetterà queste caratteristiche più la posa sarà perfetta.
Posa in opera parquet. Le tipologie
Esistono differenti tipologie di posa in opera del parquet: incollata, inchiodata, flottante.
La posa incollata, è utilizzata sia con i parquet tradizionali che con quelli prefiniti, consiste nel posare dei listoni di legno e incollarli sul pavimento preesistente. Buona norma vuole che si faccia prima un test degli elementi lignei e del grado di umidità, per poi procedere alla vera e propria posa sul massetto. Per effettuare questo tipo di posa si utilizzano delle colle e spatole speciali. È necessario fare molta attenzione al quantitativo di colla utilizzato; eccedente o viceversa, potrebbe essere causa di eventuali imperfezioni. Circa 3 giorni sono necessari per l’asciugatura, dopo si può procedere con la levigatura. Questa tecnica offre il miglior rapporto qualità/prezzo.
La posa inchiodata si usa con i listoni che presentano gli incastri maschio e femmina e vengono, in seguito, inchiodati su magatelli di legno immersi in un sottofondo in cemento. Non si può adoperare, naturalmente, su pavimenti esistenti. È una tecnica molto complessa e non si può effettuare con listoni di parquet troppo sottili. Questo tipo di posa è estremamente costosa e richiede tantissimo tempo di esecuzione.
La posa flottante si utilizza quando non si vuole incollare il parquet direttamente sul pavimento. Questo metodo consiste nel posare gli elementi lignei su uno strato di materiale isolante e fonoassorbente. Questo strato aggiunto è l’ideale per creare un’aderenza perfetta tra i listoni e il piano di posa.
I vantaggi della posa flottante
La posa flottante ha il vantaggio di potere riutilizzare i listelli di legno in altre situazioni rimuovendoli (cambio appartamento).
I pavimenti flottanti non sono deteriorati dalla colla di fissaggio perché lo strato del parquet posato è isolato dal sottofondo del pavimento solo da un foglio di nylon e da una guaina bituminosa.
Un altro vantaggio da sottolineare è la velocità di posa resa possibile dall’eliminazione dei tempi di attesa richiesti dall’asciugatura della colla.
Oltre a contenere eventuale ricomparsa di umidità, i pavimenti a posa flottante sono ideali in strutture a continuo movimento pedonale, riducendo il rumore dei calpestii e minimizzando i difetti di posa.
La miglior posa: quella di un professionista
Quando si vuole effettuare la posa di un parquet è indispensabile valutare molteplici componenti. Tralasciarne solo uno potrebbe essere controproducente per la funzionalità e l’aspetto estetico del nostro parquet, per cui si esorta calorosamente a richiedere l’intervento di un installatore professionista che resta sempre la scelta più conveniente.
Parquet vuol dire eleganza, raffinatezza ma anche facilità di pulizia e resistenza, oltre che di calda accoglienza; tutte caratteristiche che potrebbero essere seriamente compromesse con una posa improvvisata o erronea.
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